Orari SS. Messe

Domenica e festivi :
h.9.00 - 10.30 - 12.00
Prefestiva Sabato ore 18,30

Feriali (escluso lunedì e sabato): h. 8.00

CONFESSIONI. contattare direttamente il parroco

================

===================

il nostro simbolo

==================
===================

La Liturgia di oggi

===================

===================

NEWSLETTER


===================

Area Riservata

===================

CUCINA

La cucina della nostra parrocchia è un vero e proprio laboratorio di idee…
…ma prima di raccontarvi quello che facciamo, vi invitiamo a “gustare” qualche brano di Rubem A. Alves La cucina come Parabola

“La nostra Parola originaria è gemella del cibo. Quando Ludwig Feuerbach, un professionista delle parole, dice che siamo quello che mangiamo, indica il luogo in cui Parola e carne si uniscono all’amore. Mangio, dunque sono. Il cibo precede la parola. E, lungo tutta la nostra vita, parlare è un modo di mangiare.”

“Mangiare è vivere, mangiare è un piacere”

“Ben prima di Feuerbach, la Bibbia dà la stessa definizione dell’uomo. Nel racconto biblico della creazione l’uomo è un essere che ha fame e il mondo intero è il suo cibo. L’uomo deve mangiare per vivere; deve assumere nel proprio corpo il mondo intero e trasformarlo nella propria carne e nel proprio sangue. Egli è proprio quel che mangia e il mondo intero  è per l’uomo la tavola di un banchetto universale.

 

“Se è vero che in principio era la Parola, bisogna aggiungere che la Parola fu proferita a causa della fame. Dio è fame,  Dio è amore: è la stessa cosa.”

Una cucina è un luogo di trasformazione, nulla deve restare uguale. Il fuoco e i suoi alleati sono all’0pera. Le cose vi arrivano crude, come la natura le ha prodotte e ne escono diverse, secondo le esigenze del piacere. Ciò che è duro deve essere intenerito; gli odori e i sapori che vi sono imprigionati devono rivelarsi: cucinare è come dare il bacio magico che ridesta il piacere addormentato”

 

 

“Ma da sola, la cucina è morta. Perchè viva occorre un’anima: il cuoco. Il cuoco sa che siamo degli esseri affamati. Sa che siamo quello che mangiamo…. il cuoco sa che l’appetito di noi esseri umani è infinito. La natura non basta ad appagarlo. Il nostro appetito non è qualcosa che appartiene al corpo, viene dall’anima. Il tentatore suggerisce a Gesù di risolvere il suo problema biologico, di essere pratico. Dopo quaranta giorni di digiuno, il corpo ha bisogno di cibo. Ma Gesù gli risponde che la fame che prova non può essere saziata da alcun pane. Ciò di cui aveva nostalgia era un cibo assente: testimonia così di aver fame della Parola.”

“Anche il cuoco vive di parole…. La sua fantasia è una cucina e una festa. Vive nel futuro, è un essere escatologico.”

 

 

“Gli oggetti che desideriamo non sono già pronti in natura. La cucina è l’arte di rendere reale ciò che non lo era, di rendere presente ciò che era assente: eccellente metafora eucaristica.”

I cuochi non cucinano per se stessi ma per gli altri. Il cibo è indubbiamente gustoso, ma loro cercano una gioia più intensa; il loro cibo è altro. Loro mangiano la gioia che leggono sui volti durante il pasto. In questa gioia c’è una silenziosa dichiarazione d’amore.”

“Lo spirito è una cucina. Pensare è cucinare: significa trasformare le nostre idee ‘crude’ mediante il potere del fuoco.”

“il crudo è solo materia grezza, una semplice possibilità…il mondo è destinato a essere un banchetto. La cucina non è altro che un luogo sacro, un altare dove si celebra una liturgia, dove si realizza questa escatologia.”

 

“Il crudo deve cessare di esistere affinchè appaia qualcosa d’altro. Bisogna morire per risorgere.”

“mangiare è più di nutrirsi: ha qualcosa a che fare con il ricordo. Mangiate e bevete in memoria di me…”

 

“Mangiare e conoscere hanno la stessa origine. Conoscere qualche cosa è gustarne il sapore… Gustate e vedete com’è buono il Signore (Sal 34,8)”

“L’amore vuole ripetere, ritrovare, tornare in possesso del tempo trascorso… La volpe sorride quando vede un campo di grano. I discepoli si ricordarono di un volto mentre mangiavano il pane e bevevano il vino… Così l’eucarestia: uno spazio vuoto, silenzioso, per sognare davanti a Colui che è assente. Non è la presenza a compiere il miracolo, il miracolo si compie in virtù dell’assenza. Dio è l’assenza che salva

Di seguito alcuni dei nostri menu …

PRANZO BIBLICO

(20/3/2011)
 

CENA MULTIETNICA

(2/10/2010)
 

CENA LIGURE

(1/10/2010)

 

CENE E FESTE DEI PASSAGGI

PRANZO DEI PASSAGGI

(10/2009)
 
 

siamo anche “griffate”…