“La mancanza di testimoni della quale tutti soffriamo e la scarsità di predicatori consacrati non possono essere colmate che dagli uomini di preghiera, dalla testimonianza della loro vita, dalla forza della loro fede e dalla certezza della loro speranza. La violenza dell’influenza del male, dell’ingiustizia, dell’amore del denaro che sottomette il mondo, può essere temperata e il suo pungolo eliminato solo grazie a quegli uomini, quelle donne, quei giovani che con la loro vita e le loro preghiere danno un senso nuovo al mondo, una speranza nuova alla vita; quest’ultima si rinnova alla luce della loro testimonianza che si irradia dalla loro rinuncia a tutto e dalla consacrazione della loro intera vita a Dio e alla Verità.
Davanti al terrore e allo smarrimento conseguente alle minacce di distruzione del mondo, non abbiamo altra apertura verso la pace, la speranza e la sicurezza se non la vita degli uomini di preghiera che, per la forza divina che li abita, possono ancora creare in noi l’ineffabile visione di un mondo che non può essere annientato dal male.
La necessità di entrare nella preghiera si fa sempre più urgente, non tanto al fine di permetterci l’isolamento dal mondo che si perde e di salvare le nostre vite, quanto per assumere il pericolo del mondo e riscattarlo. Quando moriamo al mondo e a noi stessi il mondo vive e si rinnova!”
Matta el Meskin, L’esperienza di Dio nella preghiera
Leave a Reply