Il Talmud [spiegazioni tradizionali dei rabbini sull’Antico Testamento] afferma: “L’uomo senza la donna diminuisce nel mondo l’immagine di Dio“.
Ma in che modo l’uomo e la donna sono immagine di Dio?
L’alleanza tra l’uomo e la donna è mistero, sacramento, segno e realizzazione dell’alleanza divina.
E’ sorprendente che, dalla Genesi all’Apocalisse, la Bibbia si apra e si chiuda sul mistero delle nozze: “Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni!” (Ap 22,17).
Finora Dio è stato pensato più sul modello patriarcale, cioè sul registro della filiazione, che non a partire dal modello dell’alleanza, vale a dire di ciò che si gioca tra l’uomo e la donna.
Il senso della paternità è oggi profondamente in crisi. Le funzioni tradizionali del padre, quali il rappresentare il mondo esteriore, il dire la legge, il porre dei divieti, il trasmettere il savoir-faire, sono messe fortemente in discussione.
In profondità sono minati i valori e gli obblighi legati alla maternità. Mentre la nozione di carriera è fondamentalmente narcisistica, la maternità è intrinsecamente legata a nozioni quali dedizione, dono, generosità, termini a malapena pronunciabili al giorno d’oggi.
Ognuno dei due sessi ha da imparare dall’altro questa o quella virtù che gli è meno connaturale… Il superamento degli stereotipi significherà la rinuncia dell’uomo a dominare, la disposizione della donna a governare, la paternità alla scuola della maternità, eccetera. L’uomo ha molto da imparare dalla donna, la donna ha molto da imparare dall’uomo.
Dio è al di là della differenza dei sessi, pur avendo il nome di Padre. Dio è un Padre che è anche Madre.
“nel Signore, la donna non è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna” (1Cor 11,11)
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