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Sentieri del Tempo – Gesù nasce per la salvezza di tutto il mondo

Sentieri tempo dic 2015 natale copertE’ uscito il n. 107 del giornale parrocchiale “I Sentieri del tempo”.

Lo potete scaricare direttamente da questo sito (link: SENTIERI_NATALE_2015 giornale WEB) oppure in fondo alla chiesa in forma cartacea.

L’articolo di Don Paolo, riportato di seguito, apre il giornale facendo a tutti gli auguri di Buon Natale!

Con la novena di Natale, guidata dalle catechiste, dagli allenatori del gruppo sportivo e dagli animatori dei gruppi del sabato pomeriggio, siamo stati invitati a prendere slancio nel nostro cammino dell’Anno Santo – cominciato l‘8 dicembre nella festa dell’Immacolata Concezione – preparandoci come ogni anno al Natale.
Anche il vangelo di Luca, letto nel gruppo biblico e attualizzato al giovedì sera per gli adulti, ci sta aiutando a scoprire sempre di più che cos’è la misericordia di Dio Padre per noi in Gesù e come fare per essere anche noi misericordiosi.
Questo Anno Santo che vivremo insieme ci mette proprio di fronte a Gesù che ci rivela la misericordia del Padre. Per farcela conoscere Gesù si è fatto uomo, fratello, compagno di viaggio per salvarci dal male, dai peccati e dalla morte!
Ma quando nella Bibbia troviamo la parola “misericordia” di che cosa si sta parlando?
Dovete sapere che il nostro concetto di “misericordia” rende il significato di tre parole greche piuttosto differenti nel loro significato originario: la prima indica prevalentemente il sentimento dell’intima commozione (la pietà per qualcuno); la seconda sottolinea l’espressione dell’atteggiamento compassionevole di fronte alle disavventure del prossimo (muoversi a compassione per qualcuno); la terza pone invece l’accento sulla presunta sede di questi sentimenti, come le “viscere” o il “cuore”. Il loro contrario è l’essere spietato, senza misericordia.
Le parole che noi traduciamo con “misericordia” nel Primo Testamento, l’Antico, sono riferite soprattutto a Dio: essendo Lui il partner che rimane sempre fedele all’alleanza stretta con il suo popolo Israele, vengono intese come bontà, grazia, cioè come atteggiamento benevolo verso il suo popolo. Perciò Israele può invocare da Lui misericordia, anche come grazia del perdono, quando ha peccato contro Dio. E l’accento è posto, più che sui sentimenti dai quali sgorga, sulla effettiva dimostrazione pratica di misericordia.
Nel vangelo indicano la misericordia di Dio che irrompe nella realtà della nostra miseria umana, attraverso la potente azione liberatrice e risanatrice di Gesù di Nazaret.
Al grido d’aiuto: “Abbi pietà”, con il quale i malati supplicano Gesù, egli risponde con la guarigione. A volte queste parole indicano anche l’atteggiamento di misericordia dell’uomo verso il suo prossimo, il cui fondamento è comunque la misericordia di Dio. Inoltre nelle controversie con i farisei Gesù testimonia la misericordia sovrana di Dio, che esige una risposta adeguata non nell’osservanza rituale scrupolosa, bensì nell’attiva solidarietà con i più umili, poveri e afflitti.
Nella storia dell’infanzia di Gesù troviamo l’affermazione che la fedeltà all’alleanza con il popolo d’Israele, che Dio ha mantenuto lungo tutta la sua storia, raggiunge la sua pienezza con il misericordioso abbassarsi di Dio sugli umili e sui poveri nella venuta di Cristo.
C’è poi san Paolo stesso che vuole essere considerato uno che ha ottenuto misericordia da Dio in vista del suo apostolato. Nel messaggio della lettera ai Romani afferma che il progetto di salvezza di Dio per l’umanità rimane in definitiva fondato nella sua misericordia, non sulle opere di giustizia da noi compiute obbedendo ai dieci comandamenti.
Appunto per questo essi sono esortati a usare a loro volta tra di loro quella misericordia che hanno sperimentato da Dio, così che questo atteggiamento diventi uno dei contrassegni distintivi del cristiano. Facendo tesoro, allora, di questa ricchezza di significati compresi nella parola “misericordia”, viviamo da pellegrini questo anno speciale, avendo chiara la consapevolezza di avere bisogno di mettere nella nostra bisaccia da viaggio la Parola di Gesù per trovare la strada da percorrere, l’orientamento per la nostra vita. Tenendo presente che le persone e il mondo sono i primi luoghi santi in cui Dio continua a rivelarsi ancora oggi.

Buona strada, allora, buon pellegrinaggio, Buon Anno Santo
e, quindi, Buon Natale a tutti!
don Paolo

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