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Famiglia, vivi la gioia della fede! – pellegrinaggio dal Papa

papa francesco famigliaCome è possibile vivere la gioia della fede, oggi, in famiglia? Ma io vi domando anche: E’ possibile vivere questa gioia o non è possibile?“. Con queste parole Papa Francesco ha iniziato il suo incontro con le famiglie, in pellegrinaggio a Roma il 26-27 ottobre 2013 in occasione dell’anno della Fede.

Il Papa continua “La vita spesso è faticosa, tante volte anche tragica! … Lavorare è fatica; cercare lavoro è fatica. E trovare lavoro oggi chiede tanta fatica! Ma quello che pesa di più nella vita non è questo: quello che pesa di più di tutte queste cose è la mancanza di amore. Pesa non ricevere un sorriso, non essere accolti….

“…..Ma il Signore conosce anche il nostro profondo desiderio di trovare la gioia del ristoro! Ricordate? Gesù ha detto: «La vostra gioia sia piena» (Gv 15,11). …..Venite a me, famiglie di tutto il mondo – dice Gesù – e io vi darò ristoro, affinché la vostra gioia sia piena. E questa Parola di Gesù portatela a casa, portatela nel cuore, condividetela in famiglia…..”

Ricordando le promesse che gli sposi fanno nel giorno del matrimonia, Papa Francesco sottolinea che “nelle famiglie è importante sapersi perdonare, perché tutti noi abbiamo difetti, tutti! Talvolta facciamo cose che non sono buone e fanno male agli altri. Avere il coraggio di chiedere scusa, quando in famiglia sbagliamo…”

“Per portare avanti una famiglia è necessario usare tre parole. Tre parole: permesso, grazie, scusa. Tre parole chiave! Chiediamo permesso per non essere invadenti in famiglia. “Posso fare questo? Ti piace che faccia questo?”. Col linguaggio del chiedere permesso. Diciamo grazie, grazie per l’amore! Ma dimmi, quante volte al giorno tu dici grazie a tua moglie, e tu a tuo marito? Quanti giorni passano senza dire questa parola, grazie! E l’ultima: scusa. Tutti sbagliamo e alle volte qualcuno si offende nella famiglia e nel matrimonio, e alcune volte – io dico – volano i piatti, si dicono parole forti, ma sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace. La pace si rifà ogni giorno in famiglia! “Scusatemi”, ecco, e si rincomincia di nuovo. Permesso, grazie, scusa! Facciamo queste tre parole in famiglia! Perdonarsi ogni giorno!

Confrontandosi con la famiglia di Nazaret il Papa fa roferimento all’importanza dei nonni. “Voi ascoltate i nonni? Voi aprite il vostro cuore alla memoria che ci danno i nonni? I nonni sono la saggezza della famiglia, sono la saggezza di un popolo. E un popolo che non ascolta i nonni, è un popolo che muore! Ascoltare i nonni! …..Ogni famiglia, come quella di Nazareth, è inserita nella storia di un popolo e non può esistere senza le generazioni precedenti….. I bambini imparano dai nonni, dalla generazione precedente.

Nell’omelie della domenica, roprendendo il brano di vangelo del pubblicano e del fariseo in preghiera nel tempio, il PApa esprta alla preghiera in famiglia. “Care famiglie: pregate qualche volta in famiglia? …. per pregare in famiglia, ci vuole semplicità! Pregare insieme il “Padre nostro”, intorno alla tavola, non è una cosa straordinaria: è facile. E pregare insieme il Rosario, in famiglia, è molto bello, dà tanta forza! E anche pregare l’uno per l’altro: il marito per la moglie, la moglie per il marito, ambedue per i figli, i figli per i genitori, per i nonni … Pregare l’uno per l’altro. Questo è pregare in famiglia, e questo fa forte la famiglia: la preghiera.

 

scarica il discorso completo di Papa Francesco e l’omelia (26-27 ottobre 2013)

 

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