Disposizioni della Conferenza Episcopale Italiana per la disciplina penitenziale:
Il Mercoledì delle Ceneri, inizio del tempo quaresimale, e il Venerdì Santo, in memoria della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo sono giorni di digiuno e di astimenza dalle carni.
Gli altri venerdì di Quaresima sono pure giorni di astinenza dalle carni, secondo l’antica tradizione cristiana
Negli altri venerdì dell’anno non si fa stretto obbligo di astenersi dalle carni, lasciando ai fedeli libertà di scelta di altra opera di penitenza, in sostituzione di altro obbligo. Può essere opera penitenziale l’astenersi da cibi particolarmente desiderati o costosi, un atto di carità spirituale o corporale, la lettura di un brano della Sacra Scrittura, un esercizio di pietà preferibilmente a carattere famigliare, un maggior impegno nel portare il peso delle difficoltà della vita, la rinuncia ad uno spettacolo o divertimento, ed altri atti di mortificazione, o di virtù.
Sono tenuti ad osservare la legge dell’astinenza tutti coloro che hanno compiuto i 14 anni; alla legge del digiuno sono invece tenuti quanti hanno compiuto i 18 anni fino a 60 anni incominciati. Anche chi, nel Mercoledì delle Ceneri e nei venerdì di Quaresima, si trovasse in condizioni di seria difficoltà per l’adempimento della legge, è tenuto in quei giorni a sostituire l’astinenza e il digiuno con altra opera di penitenza.
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