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“Ecco, faccio una cosa nuova” – Quaresima 2013

lettera vescovo pasqua 2012 fotoIn occasione della Quaresima 2013 il nostro arcivescovo ci propone un cammino per questo momento forte dell’anno.

Riportiamo la sua lettera per la Quaresima di fraternità.

Carissimi,

nell’iniziare il cammino quaresimale vorrei poter entrare nelle vostre case per condividere con voi alcune riflessioni e pensieri che sono vivi nel mio cuore di Vescovo, padre e amico.

“Convertiti e credi al Vangelo” è l’invito che il giorno delle ceneri segna l’inizio del cammino quaresimale. E’ un invito che parla di nuovo e di rinnovamento. Quel nuovo e quel rinnovamento che si realizzeranno pienamente nella Pasqua quando, con la risurrezione di Cristo, la vita vincerà sulla morte e la salvezza sul peccato. Una novità di vita che è anzitutto dono di Dio poiché è Lui che “fa nuove tutte le cose” e che con la sua Parola rinnova l’universo. Una novità che ci è chiesto di fare nostra “ritornando a Lui con tutto il cuore”. Ed è proprio in questo lavoro insieme a Dio, Lui che salva e rinnova, noi che decidiamo di ritornare a Lui e acconsentiamo a che operi in noi la sua salvezza, che si gioca il nostro destino personale e comunitario. Come ricordavo nella mia lettera pastorale: “Per poter entrare nel Regno di Dio e farne l’esperienza, insomma per salvarsi, è necessaria una nuova nascita. L’uomo che vuole ottenere la salvezza deve trasformarsi in un uomo nuovo […] tale nascita è dono di Dio; dono gratuito che precede qualunque richiesta umana” (Devi Nascere di nuovo n. 1). Il cammino di conversione quaresimale ci porta a tornare a quello che è stato l’inizio della nostra esperienza cristiana: il Battesimo. Un battesimo dunque da riscoprire e rinnovare in una sempre maggiore autentica consapevolezza di ciò che esso comporta nella vita di ogni cristiano.
In questo tempo di grave e profonda crisi economica quante volte abbiamo sognato che magicamente tutto finisca e si ritorni alle condizioni di vita di un tempo. Lo abbiamo forse sognato, ma sappiamo che così non avverrà. Un rinnovamento ci è chiesto, fatto di sacrifici, di impegno, ma ancora più di un cambiamento di mentalità che ci porti nuovamente a sperimentare la bellezza di cercare insieme il bene comune.
Mi sembra allora importante ricordare come il cammino quaresimale sia anzitutto un cammino spirituale e personale. L’invito al nuovo non è un invito generico rivolto ad una massa anonima, ma un invito rivolto ad ogni singola persona, ad ogni singolo cristiano, un invito rivolto a me e rivolto a te. Se vogliamo che Dio possa compiere la sua opera di rinnovamento in noi e nel mondo che ci circonda dobbiamo proprio decidere di metterci in cammino con serietà ed impegno.
La Chiesa, nella sua millenaria esperienza e saggezza, ci ripropone ogni anno le tre opere fondamentali per la conversione: la preghiera, il digiuno e la carità.
Invito ogni singola comunità, ma ancor più ogni singolo cristiano, a farsi un programma semplice, concreto e preciso per il proprio cammino spirituale quaresimale.
Dobbiamo pregare di più, per ricalibrarci su Dio, per accrescere la nostra comunione e intimità con Lui.
Abbiamo bisogno di digiuno, soprattutto da tutto ciò che è inutile e che ci porta lontano da Dio e da un rapporto autentico con gli altri. Un digiuno che ci aiuti a riscoprire ciò che è veramente essenziale per la vita.
La preghiera ed il digiuno non possono poi che diventare carità concreta e fattiva, attenzione operosa e generosa alle esigenze dei fratelli. In questa prospettiva è proprio bello poter celebrare i 50 anni della Quaresima Di Fraternità che ha educato generazioni intere di cristiani torinesi alla fraternità e all’attenzione ai fratelli che vivono nei paesi in via di sviluppo. E’ ormai parte del nostro cammino diocesano e personale il tradurre in condivisione i frutti della nostra conversione.
Nel contesto di quest’anno della Fede, la riflessione della Quaresima di Fraternità ci invita a considerare le implicanze concrete che la fede cristiana ha nel generare e sostenere lo sviluppo dei popoli. Anche in questa cornice ripensiamo allo sviluppo come novità che nasce da un cuore nuovo.
Nel cammino spirituale personale si inseriscono poi alcune iniziative Diocesane che qui voglio ricordare e che ci aiutano ad approfondire e condividere la nostra fede.
Il pellegrinaggio alla chiesa cattedrale, organizzato per Distretto nei pomeriggi delle quattro domeniche di Quaresima, per celebrare e professare l’unica fede con il Cristo
La catechesi quaresimale con gli Esercizi spirituali al popolo sul secondo articolo del Credo: “Credo in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, fatto uomo, morto, sepolto e risuscitato il terzo giorno”.
Il fascicolo unitario della Quaresima di Fraternità che propone e concretizza l’itinerario formativo e spirituale della quaresima per la nostra Diocesi. Ringrazio tutti gli uffici diocesani che hanno collaborato alla sua realizzazione concretizzando quella esigenza di lavorare insieme e di coordinamento che così fortemente la nostra comunità diocesana avverte.
Ecco allora, le occasioni e gli strumenti per “tornare al Signore con tutto il cuore” non ci mancano. La mia preghiera ed il mio augurio è che il nuovo che il Signore ora compie in mezzo a noi, possa essere vissuto e sperimentato da ciascuno.
Affidiamo il nostro cammino quaresimale all’intercessione della vergine Maria che, nell’invitarci a “fare ciò che Egli ci dirà”, riconosce che Dio in lei ha “fatto grandi cose” e per questo lo magnifica.
Buona Quaresima a tutti e… vi aspetto in Cattedrale il giorno del vostro pellegrinaggio.
 
Mons. Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino
 
 
 

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